Fiori d'Arancio e ....crisantemi

La campagna elettorale prosegue, imperterrita, martellante e senza esclusione di colpi. I due leader delle due formazioni politiche maggiori parlano, viaggiano e se le danno di santa ragione. La tensione, si sà, ogni tanto va stemperata con un pò di ironia e ieri il leader del PDL ha pensato bene che forse era il caso di scherzare un pò sui problemi reali del paese. In una trasmissione televisiva, ad una domanda rivoltagli da una lavoratrice precaria che gli chiedeva come sia possibile che una giovane coppia possa costruirsi una famiglia senza un lavoro stabile, il candidato premier ha ironizzato dicendo che per risolvere il problema un precario doveva sposarsi con un milionario (tipo il figlio o la figlia di Berlusconi) che sicuramente non aveva quel tipo di problema......
Questa è la risposta di un candidato alla carica di Presidente del Consiglio, ma si sa Berlusconi non è nuovo a queste uscite un pò forti, due anni fa aveva dato dei "coglioni" a tutti quelli che avrebbero votato il centro sinistra...
La risposta di ieri però a quella lavoratrice precaria assume una connotazione più forte se si pensa che proprio ieri un lavoratore precario che lavorava in una ditta della Thyssen (tristemente nota per i fatti accaduti alcuni mesi fa) e a cui non era stato rinnovato il contratto si è suicidato per aver perso il lavoro. Ha scelto l'albero in un bosco vicino a casa, ha preso la corda ma prima la carta e la penna. Tre lettere. Ai genitori ha chiesto perdono. Alla moglie Barbara ha scritto: "In questo tipo di vita serve una forza che io non ho. Non lo dico per giustificarmi, ma perché tutti possiate perdonarmi. Ho valutato le conseguenze del mio gesto ma non ce la faccio, ho perso lavoro e dignità". L'ultima lettera, per i due figli piccoli. "Non mi giudicate e comportatevi bene. Trattate bene la mamma e conservate di me la parte buona che vi ho lasciato"
Di fronte ad una tragedia come questa, forse l'ironia bisognerebbe mettersela nel c... e pensare che la gente è davvero disperata, senza lavoro non c'è futuro, senza lavoro non c'è dignità sopratutto per un padre di famiglia.