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lunedì 5 gennaio 2009

Poveri noi, poveri tutti......

Non ci sono parole per descrivere quello che stà succedendo in questi giorni in medio oriente, è stato scritto tutto e si scriverà ancora. Finchè non si passerà dalle parole ai fatti, si continuerà ad assistere al degrado dell'uomo. In questa guerra tutti hanno ragione e tutti hanno torto, nessuno da ambo le parti pare rendersi conto che hanno perso entrambi. Vorrei concludere questo breve intervento inserendo in questo post il testo di una canzone di Battiato, sempre attuale, la prova tangibile che la storia si ripete, aimè in negativo. La storia ci ha insegnato molto, ma noi siamo come degli alunni a scuola, la maggior parte asini, con la testa dura e mal propensi a ragionare e ad imparare dai nostri sbagli. Gli animali, nella loro selvaticità sono più umani di noi.

Povera Patria
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Tratto da "Come un cammello in una grondaia" di Franco Battiato

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